Originally published in The Clarinet 47/1 (December 2019). Printed copies of The Clarinet are available for ICA members.
“International Spotlight” showcases perspectives from the global clarinet community.
International Spotlight:
INTERVISTA A MICHELE MANGANI
by Luca Saracca, with translation by Barbara Haney
ITALIAN VERSION
Urbino patria dei Montefeltro del Duca Federico, città natale di Raffaello, uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano e dal 1998 Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il panorama dalla Rocca sul centro città ed il Palazzo Ducale è meraviglioso e siamo qui per un caffè e quattro chiacchiere, in quella che è anche la sua città, con l’amico e collega Michele Mangani.
LUCA SARACCA: Grazie Michele per aver ritagliato uno spazio in questa fine agosto che so denso di impegni.
MICHELE MANGANI: Sono io che ringrazio te Luca e si, in effetti sono in partenza per un duplice impegno che mi vedrà prima docente al Corso di Musica d’Insieme a Montecorvino Rovella in provincia di Salerno e subito dopo presso il Campus Strumentisti 2019 di Castellabate dove dirigerò anche il Concerto di Premiazione del Concorso di Strumentazione “R. Leoncavallo”; inoltre da pochi giorni sono rientrato da Camerino dove si è svolto il 9° Festival Europeo del Clarinetto e dove Corrado Giuffredi ha eseguito “Verdiana” e la world premiere di “Tre Danze Latine” nella versione con orchestra d’archi.
LS: Un anno movimentato il 2019 ma appagante, se non sbaglio le “Tre Danze Latine” erano già state eseguite da Sergio Bosi al Festival Sudamericano del Clarinetto in Perù.
MM: Si, una prima esecuzione nella versione per clarinetto e coro di clarinetti che io stesso ho diretto come ospite del Festival Sudamericano del Clarinetto organizzato a Lima da Marco Antonio Mazzini. Quanto al 2019 si sta rivelando un anno di grandi soddisfazioni: sono stato invitato in giuria in diversi concorsi, le mie musiche sono eseguite in tutto il mondo, oltre al Festival Sudamericano sono stato ospite del 49° Summer Festival di Portland (Oregon U.S.A.), su invito del M° David Shifrin, dove ho diretto la world premiere di “Dance Variations on a Mozart’s Theme” per clarinet choir, una composizione nella quale ho ripreso il tema dell’ Allegro con Variazioni” del Quintetto KV.581 di Mozart e che per espressa richiesta del committente si sviluppa con l’assegnazione di parti solistiche che interessano a rotazione tutti i componenti l’ensemble dal Clarinetto Piccolo al Clarinetto Contrabbasso, le 7 variazioni che ho elaborato sono in diversi stili: Valzer, Giga, Rag-Time, Tango, Swing, Bossanova e Czarda. Sempre in giugno ho vinto il 1° Premio al Concorso Internazionale di Composizione per Marce città di Allumiere.
LS: Un primo premio che si aggiunge agli oltre 20 già conseguiti, fra premi e segnalazioni e che fa della Composizione la tua prima attività anche in virtù dei tuoi numerosi titoli di studio.
MM: Possiamo dire di si, mi piace considerare la Composizione la mia attività primaria di musicista e di seguito porrei quella di Direttore anche se il mio primo diploma è quello di Clarinetto cui seguono: Strumentazione per Banda, Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro e Direzione d’Orchestra.
LS: Tutti questi diplomi li hai conseguiti presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro dove oggi insegni Musica d’Insieme per Fiati?
MM: Tutti tranne uno, quello in Musica Corale e Direzione di Coro conseguito presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
LS: Quante sono le tue composizioni a tutt’oggi?
MM: L’ultimo numero d’opera è il 978 di cui: 323 per banda, 485 di musica da camera (in gran parte per clarinetto o “con” clarinetto), 113 per formazioni orchestrali e 57 per coro.
LS: Già, 57 per coro, perché oltre all’attività di Docente di Conservatorio, Compositore, Direttore dell’Orchestra di Fiati delle Marche e molto altro, dal 2017 sei stato nominato anche Direttore Artistico dell’Accademia della Cappella del S.S. Sacramento di Urbino che alla Corale storica affianca un’Orchestra di Fiati ed una Accademia Musicale.
978 opere è un numero di per sé già molto elevato ma in continua crescita, sono tutte pubblicate?
MM: No, non tutte, ma da un recente calcolo oltre 600 sono edite e presenti nel catalogo della Casa Editrice Eufonia di Silvio Maggioni.
LS: Quindi Eufonia ha l’esclusiva sulle tue composizioni?
MM: Beh, si. Tieni presente che i punti in comune con Silvio [Maggioni N.d.R.] sono molteplici: anche lui è Clarinettista, Docente di Conservatorio, Direttore di Banda ed il caso ha voluto che ci si incontrasse in un periodo in cui io, ad inizio carriera, cercavo un editore e lui, fra le sue molteplici attività, coltivava l’idea di una casa editrice … il nostro è un rapporto di collaborazione ma anche di amicizia e, proprio per l’unione di interessi che ci accomuna la sua casa editrice pubblica i miei lavori a prescindere dal genere di appartenenza.
LS: Anche se non hai dati precisi alla mano, ma solo per quanto riguarda i brani per clarinetto, credi che la prevalenza delle tue composizioni sia per banda e per clarinetto?
MM: Decisamente si, i numeri parlano chiaro soprattutto per le composizioni bandistiche, per banda ho sempre scritto e continuerò a farlo. Per quanto riguarda il clarinetto, che poi è il mio strumento ma non solo per questo, negli ultimi anni la produzione di opere ha iniziato a prevalere sugli altri strumenti (soprattutto a fiato) per vari motivi; le richieste e/o le commissioni da parte di Festival Internazionali e la partecipazione agli stessi, il riscontro da parte dell’editore che le vendite di brani per clarinetto erano e sono in continuo aumento e conseguentemente anche le esecuzioni ma, probabilmente, in primis il rapporto di conoscenza, amicizia e collaborazione con gli strumentisti che principalmente hanno innescato queste dinamiche.
LS: Stiamo forse parlando dei già citati Sergio Bosi e Corrado Giuffredi?
MM: Ovviamente si. Con Sergio, che ha più o meno la mia età ed ha recentemente pubblicato un CD dedicato alle mie musiche con pianoforte, abbiamo condiviso lo studio dello strumento con lo stesso insegnante e ci conosciamo da talmente tanti anni che non poteva essere diversamente; inoltre è stato lui una decina di anni fa a presentarmi Corrado [Giuffredi N.d.R.] che ha poi portato il mio nome per primo al Clarinet Fest eseguendo “Verdiana” e che anche quest’anno ha realizzato diverse mie world premiere, oltre alla già citata dell’E.C.F. di Camerino, il Tango Duets con J.F. Ballester al Summer Festival di Portland, le Dance Variations on a Mozart’s Theme (versione per clarinetto e pianoforte) al Lauzhou International Festival in Cina con anche l’esecuzione di Colors of China o anche “Clarinettomania” al Festival della Hebrew University of Jerusalem in Israele.
Certo la collaborazione con questi grandi musicisti non è esclusiva e sono molto felice di poter dire che oggi un gran numero di esecutori propone le mie musiche nei programmi da concerto ed anche i giovani sembrano apprezzare, tanto che spesso mi chiedono di autografare le partiture quando ci incontriamo alle master class, ai festival o ai concerti, e questo mi riempie di orgoglio e soddisfazione.
LS: Il 2019 si avvia verso la conclusione ma presumo tu abbia già, comunque, una considerevole dose di appuntamenti ed impegni per i prossimi 4 mesi.
MM: Oltre a quelli già citati e più vicini il 13 settembre sarò a Pesaro per la presentazione del progetto grafico-musicale di Stefania Lanari, Anna Pini e Sergio Bosi “Come Andò che Eugenio Difatti Divenne Musicista” per il quale ho scritto una serie di musiche originali. Dal 24 al 27 ottobre il Concorso Internazionale di Carlino alla sua 17° edizione presenterà una novità: la Categoria “Clarinetto Solista con Banda” dove i finalisti eseguiranno, con l’accompagnamento della banda, il mio brano Executive.
Dall’8 al 10 novembre sarò in commissione per il 6° Concorso Bandistico al Teatro Alelona di Montegiorgio in provincia di Fermo [Italy N.d.R.] ma la prima settimana di novembre segna anche l’inizio del nuovo Anno Accademico in Conservatorio e, come tu ben sai, questo rallenta un po’ le attività concertistica ed extracurricolare.
LS: Concluderei questa intervista con una notizia freschissima di cui ti chiedo conferma e cioè l’assegnazione del Premio Nazionale della Cultura del Montefeltro.
MM: Si, confermo, il nome completo è Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro”, XXXVIII edizione 2019, per la Sezione “Personaggio”.
La premiazione avverrà Domenica 6 Ottobre 2019, ore 10,00 presso il Complesso monumentale di Montefiorentino di Frontino una cittadina della provincia di Pesaro-Urbino.
LS: Congratulazioni per questo riconoscimento, ti ringrazio per avermi regalato questa mattinata in tua compagnia e non solo per avermi concesso questa intervista ma anche perché questo mi ha permesso di rivedere la tua bellissima città ed il suo panorama da una posizione incomparabile. Confido di rivederti al più presto anche se, dopo tutto quello che abbiamo elencato in questa intervista, visti i tuoi impegni forse ci rivedremo al ClarinetFest® 2020 a Reno (Nevada) con qualche tua nuova composizione in prima esecuzione assoluta.
MM: E’ possibile ma al momento è ancora un po’ presto per dirlo sicuramente sarebbe un piacere, come sempre, partecipare al ClarinetFest®. Per ora grazie ed un saluto da Urbino a tutti
gli amici, colleghi e lettori della rivista The Clarinet.
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Per maggiori informazioni: Michele Mangani Facebook, al sito web http://michelemangani.it o via email, [email protected].
CHI SCRIVE
Luca Saracca è il responsabile per le relazioni internazionali di ICA e Docente di clarinetto presso il Conservatorio di Musica di Perugia, città in cui è nato e Conservatorio in cui si è musicalmente formato sotto la guida di Ciro Scarponi. Successivamente si è perfezionato con Alfred Prinz (Wiener Philarmoniker) presso l’Accademia Mozarteum di Salisburgo. Si è esibito con clarinetto e corno di bassetto in Europa e Stati Uniti D’America in Duo con il pianista Corrado De Bernart e collaborando con orchestre e formazioni cameristiche fra cui spicca la più che decennnale attività con il Namaste Clarinet Quartet con concerti, premi in concorsi nazionali ed internazionali e varie incisioni discografiche. Luca Saracca suona clarinetti Herbert Wurlitzer Reform Boehm.
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